mercoledì 29 maggio 2013

Apologia di Bersani

Ieri sera ho visto l-intervista di Pierluigi Bersani a Ballarò. Ammetto che mi è scesa una lacrimuccia quando ha detto "l'arroganza umilia chi ce l'ha."

Quello di ieri sera è stato un momento un po' nostalgico per me, una sorta di riepilogo degli eventi convulsi seguiti alle elezioni di febbraio quando ormai le acque si sono calmate. Bersani ieri mi ha ricordato perché sono stato così stupido da votarlo alle primarie e poi alle elezioni: è essenzialmente una brava persona. Anche con Floris che lo invitava a lasciarsi un po' andare, a recriminare contro tutto e contro tutti ha mantenuto il suo contegno.

Di sicuro avrà sbagliato qualcosa, di sicuro essere persone per bene non è una qualità sufficiente di per sé a divenire i leader di un intero paese. Però forse avremmo potuto farci bastare questo, tanto per cominciare.

giovedì 2 maggio 2013

Il Governo che avanza

E così, dopo circa due mesi dalle elezioni, dopo settimane di discussioni, complotti e pugnalate alle spalle  il nuovo Governo ha ottenuto la fiducia del Parlamento e potrà iniziare ad operare.
Le elezioni che hanno cambiato l'Italia ci hanno dato lo stesso Presidente della Repubblica e la stessa maggioranza di governo; fossi stato in Napolitano avrei ridato l'incarico a Monti, tanto per accentuare la sensazione di déjà-vu.
Il PD esce da queste giornate con le ossa rotte, il PDL è il grande vincitore, il M5S paga con l'esclusione dalle decisioni politiche l'avverarsi della profezia auto-avverante del suo capo e il centro di Monti e Casini non sembra essere pervenuto.

Si potrebbero versare fiumi d'inchiostro sulle buone intenzioni di Enrico Letta e del suo neonato Governo (in parte è già stato fatto) e a guardar bene qualche nota positiva si trova: per la prima volta abbiamo un ministro di colore (che è anche una donna), un ministro su tre è una donna, l'età media è sensibilmente più bassa (53 anni contro 64) rispetto al governo Monti e forse queste cose possono lasciar presagire una maggiore "apertura mentale" dell'Esecutivo.

Ma possiamo accontentarci di questo, facendoci forza con un bel "poteva andare peggio"? No. La sensazione è che si sia sprecato tanto tempo e un'occasione storica per fare finalmente qualcosa di buono e di radicale.
Inoltre questo Governo è gravato pesantemente dalla presenza berlusconiana: Berlusconi ha ottenuto alcuni ministeri chiave nel campo dei suoi interessi storici (infrastrutture, sanità e agricoltura) e ha piazzato Alfano all'interno. In pratica è riuscito ad ottenere il massimo delle tutele per sé senza doversi assumere responsabilità troppo grandi in campo economico o sociale. E alla prima tassa che si cercherà di far passare potrà sempre gridare ai comunisti che tengono i ministeri economici e far cadere il governo. Insomma, un governo molto L e ben poco PD.

Le aspettative quindi sono parecchio basse per quanto mi riguarda.

A questo punto non restano da fare che due considerazioni.
La prima riguarda l'abolizione dell'IMU. Ecco, io preferirei che non la abolissero. Perché i soldi dell'imposta sulla casa da qualche parte li si dovrà andare a pescare e francamente io preferisco pagarli come imposta, in una forma evidente e che posso quantificare, piuttosto che come riduzione dei servizi al cittadino.
La seconda è una considerazione sul PD. Si è capito che votare un governo insieme a Berlusconi e che contiene come ministri uomini di Berlusconi provoca al massimo tra le tre e le cinque defezioni. Invece votare alla Presidenza della Repubblica l'uomo che per due volte ha sconfitto Berlusconi alle elezioni ne provoca centonuno. A buon rendere.